Funzionamento ascensori, proviamo a comprendere le principali caratteristiche

ascensore

Si tratta di un impianto che viene utilizzato ogni giorno, a maggior ragione per chi vive in un condominio: stiamo facendo riferimento agli ascensori, che permettono di spostarsi tra un piano e l’altro in modo semplice e pratico.

Una struttura che, per poter essere considerata sicura, deve essere sottoposta a delle visite di manutenzione specifiche, come viene previsto dalla normativa di riferimento, ovvero il DpR 162 del 1999. All’interno di questo corpus di norme, infatti, si possono trovare tutte le regole a cui bisogna attenersi, non solamente per i costruttori e gli installatori, ma anche per chi è proprietario di uno stabile, oppure ne ha la legale rappresentanza, come nel caso degli amministratori di condominio.

È importante sottolineare come questa tipologia di interventi può essere affidata solo ed esclusivamente a delle ditte specializzate ed è fondamentale verificare che abbiano ottenuto una particolare certificazione in tal senso. Il personale abilitato, infatti, deve possedere competenze molto approfondite per poter operare e garantire la massima sicurezza di questo tipo di impianti. Quindi, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi ad aziende come Dapasrl.com, in grado di offrire un alto livello di esperienza e una qualità dei vari interventi sempre molto alta.

Le componenti principali di un ascensore

Gli ascensori, in realtà, rispetto a quello che si potrebbe pensare, sono degli impianti piuttosto facili anche da descrivere. Il funzionamento di una simile struttura non è affatto complicato. Bisogna mettere in evidenza come ci siano sostanzialmente come questa tipologia di impianto si muove a trazione verticale e possono essere installati degli impianti oleodinamici oppure elettrici.

Il collegamento con la cabina avviene tramite una fune oppure un pistone, mentre quest’ultima viene sollevata tramite una spinta, che può essere per l’appunto elettrica oppure idraulica in base alla tipologia di impianto che è stato scelto in fase di installazione.

Il sistema di sollevamento, che è rappresentato da un argano, sfrutta la trazione elettrica per la trasmissione del movimento, sia in salita che in discesa. Prendendo in considerazione gli ascensori oleodinamici, ecco che la fase di ascesa della cabina viene svolta mediante la pressione che l’olio riesce ad attuare nei confronti dei pistoni. Il cilindro, di conseguenza, va ad estendersi, causando la risalita dell’argano. La fase di discesa, invece, va a sfruttare completamente la fase di gravità. La gestione della caduta, invece, si verifica sempre in base alla pressione dell’olio.

Gli ascensori oleodinamici

Questa particolare categoria di ascensori, che viene chiamata piuttosto di frequente anche come ascensore a pistone o ascensore idraulico, si caratterizza per avere un funzionamento basato su un’apposita centralina idraulica, il cui scopo è quello di attivare la pressione dell’olio che si trova in uno specifico cilindro.

Tutto questo offre la possibilità di garantire l’estensione di uno stelo, su cui è posta una puleggia: ed è proprio su quest’ultima componente che vanno a scorrere le funi che sono legate alla cabina. La fase di discesa della cabina si verifica tramite la forza di gravità, andando a sfruttare anche la rapidità del movimento, che viene tenuta sotto controllo tramite il deflusso dell’olio dal cilindro.La centralina idraulica, invece, si caratterizza per essere collocata in un particolare locale macchina, oppure può essere anche posta in un armadio di metallo. In questo sistema che sfrutta l’azione oleodinamica, il motore viene collocato in basso e provvedere ad attivare una pompa, andando a spingere un fluido all’interno di un pistone, provocando il sollevamento della cabina. Quando l’ascensore, invece, si trova in una fase di discesa, ecco che il pistone tende a svuotarsi, in maniera lenta e progressivamente, di tale fluido. Gli ascensori oleodinamici si caratterizzano per essere meno costosi e anche più semplici da progettare.